Display a palette
Non imitabile. Non replicabile. Solo Solari
Il display a palette Solari: quando la tecnologia diventa icona
C’è un suono che ha scandito partenze, arrivi e attese nei luoghi del viaggio per generazioni: è il clack-clack ritmico dei display a palette Solari, un suono che è entrato nell’immaginario collettivo e che, ancora oggi, evoca un senso di movimento, attesa ed emozione.
Inventato negli anni ’50 e perfezionato negli anni ’60, il Teleindicatore a palette di Solari di Udine ha rivoluzionato il modo di comunicare le informazioni al pubblico in stazioni ferroviarie, aeroporti e terminal di tutto il mondo. Un’innovazione straordinaria per l’epoca: un sistema elettromeccanico in grado di aggiornare in tempo reale orari, destinazioni e binari, con una precisione e affidabilità mai viste prima.
Icona del design
Ma oltre all’efficienza, i display a palette Solari hanno conquistato per il loro fascino visivo e sonoro unico: la danza sincronizzata delle palette che ruotano, l’inconfondibile ticchettio che accompagna ogni aggiornamento, la grafica pulita e funzionale. Un’estetica così riconoscibile da diventare un simbolo del viaggio moderno e un’icona di design industriale.
Il loro impatto è stato così profondo da ispirare architetti, registi, artisti e collezionisti: presenti in film, mostre e spazi culturali, i display Solari sono oggi veri e propri oggetti di culto.
Non a caso, il Teleindicatore Alfanumerico disegnato da Gino Valle per Solari vinse nel 1962 il Compasso d’Oro, uno dei più prestigiosi premi di design, ed è ancora oggi esposto al MoMA di New York.
Oggi, mentre il mondo si muove verso il digitale, il fascino analogico del display a palette resta immutato. Perché non si tratta solo di un mezzo per comunicare informazioni: è una macchina del tempo, capace di raccontare una storia di eccellenza italiana, di ingegno e bellezza in movimento.
